La legge dell’UE sull’IA è il primo quadro giuridico dedicato all’IA e rappresenta un precedente per la regolamentazione dell’IA.

L’obiettivo fondamentale della legge è quello di armonizzare le normative sull’IA in tutti gli Stati membri, creando un mercato unificato per le tecnologie dell’IA e salvaguardando al contempo gli interessi pubblici e i diritti individuali.

L’ambito di applicazione della normativa è ampio ma accorto, andandosi a concentrare sulle applicazioni che presentano rischi significativi per la sicurezza, la privacy e le libertà fondamentali.

Delineando chiari confini normativi, la legge mira ad alimentare la fiducia nelle tecnologie di IA sia tra i consumatori che tra le industrie.

La legge delinea per gli sviluppatori e i fornitori di IA, soprattutto in settori sensibili come quello sanitario, una serie di obblighi volti a garantire la responsabilità e la conformità.

Questi includono l’implementazione di sistemi di gestione del rischio, l’adesione agli standard di governance dei dati e la garanzia di una supervisione umana nei processi decisionali dell’IA.

La legge sottolinea inoltre la necessità di trasparenza, richiedendo che i pazienti e gli operatori sanitari siano informati e comprendano il funzionamento e le decisioni dei sistemi di IA.

Sebbene la legge sull’IA introduca un rigore normativo è anche concepita per sostenere l’innovazione.

La legge riconosce il potenziale evolutivo dell’IA nell’assistenza sanitaria, dal potenziamento dell’accuratezza diagnostica alla personalizzazione dei trattamenti al miglioramento dei risultati dei pazienti.

Fornendo un quadro giuridico chiaro, la legge mira a promuovere un ambiente in cui l’IA medica possa evolvere in modo sicuro ed etico.

Incoraggia l’innovazione attraverso disposizioni come i sandbox regolamentari, che consentono di testare i sistemi di IA nel mondo reale sotto la supervisione delle autorità agevolandone lo sviluppo ma limitando il rischio di errore.

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