Spesso all’interno del team odontoiatrico non vi è un’adeguata conoscenza e consapevolezza in relazione alle principali reazioni avverse da farmaci.

In molti casi possono essere sottovalutate o non riconosciute causando dei ritardi nella diagnosi e nel trattamento.

Per affrontare questo tema abbiamo il piacere di intervistare la Prof.ssa Giuseppina Campisi, responsabile scientifica del progetto multiregionale AIFA “Reazioni avverse a farmaci in odontoiatria”.

Buon giorno Prof.ssa Campisi, in quanto responsabile scientifica del progetto “Reazioni avverse a farmaci in odontoiatria”, ci potrebbe indicare in qual misura questo argomento sia conosciuto all’interno del settore odontoiatrico?

Il tema delle reazioni avverse e le sue conseguenze sulla qualità di vita dei pazienti è veramente poco conosciuto in seno all’Odontoiatria Europea, ma ancor di più a quella Italiana.

I dati delle categorie sanitarie che segnalano eventi avversi a farmaci sulla webpage apposita di AIFA pongono molto in basso alla graduatoria gli odontoiatri e gli igienisti dentali.

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Quanto è rilevante la capacità del team odontoiatrico di saper riconoscere e segnalare tempestivamente le reazioni avverse a farmaci sia per un corretto piano di cura del paziente sia per la sua qualità di vita?

Come detto, è la parte più importante, con l’aggravante che il cavo orale (mucosa orale, denti e ossa mascellari) è tra i siti più colpiti da ADR-O associate a farmaci di comune utilizzo come per es. anti-infiammatori, anti-ipertensivi, beta-bloccanti, antibiotici, ipoglicemizzanti, antipsicotici, ansiolitici, anti-riassorbitivi, antidepressivi o chemioterapici.

Ritiene che il “professionista della salute orale” debba avere un’adeguata conoscenza farmacologica considerato anche il particolare invecchiamento della popolazione italiana?

Assolutamente vero, il paziente ultra-sessantenne è molto spesso in pluri-patologia e poli-farmacia e tale condizione anamnestica deve essere accuratamente registrata e aggiornata presso lo studio odontoiatrico, essere patrimonio attivo delle scelte terapeutiche e del monitoraggio della salute orale del paziente.

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